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Perché amiamo (amo) i puffi

By 11:05


"Chi siano non lo so, gli strani ometti blu, son alti suppergiù, due mele o poco più!" Così cantava Cristina d'Avena (e io con lei) tanti anni fa.

Non so perché, ma questo mondo tutto blu mi ha sempre affascinato.
Questi piccoli omini, o meglio, cosini blu, che vivono in case tutte colorate che non sono altro che funghi cicciosi, che parlano con quelle vocine dicendo puff-qualcosa almeno sette volte in ogni frase.
Per non parlare dell'organizzazione della società: ognuno ha il suo lavoro, ben definito e lui e solo lui lo sa fare. Disoccupazione a tasso zero, se si toglie il puffo dormiglione. Non girano soldi eppure tutti si aiutano e prosperano.
Della Puffetta si è detto di tutto di più, per cui evito di parlarne, però coi tacchi e il rossetto nella foresta è una grande.
Con i miei cugini avevo anche tutte le miniature, messe in una di quelle bacheche di legno a forma di casetta appese al muro.
Da piccola non me ne perdevo una puntata e adesso, a trent'anni (trenta!!!) di distanza i miei figli ancora li guardano. E io con loro ovviamente.

Qualche giorno fa in edicola ho visto che De Agostini è uscita con la nuova collezione dei Puffi, come non comprarla?
Innanzitutto il tema sono "I mestieri", quindi in ogni fascicolo si trova la miniatura del puffo che fa il suo lavoro. Nella prima uscita c'è il Puffo cuoco, con tanto di mestolo e di polenta che cuoce sul fuoco. Il Puffo è un po' più grande di quelli degli anni 80, con tutti i pezzi che si staccano e si compongono.
Insieme al puffo c'è un libretto ricco di giochi, una storia a fumetti, una ricetta e le informazioni sul mestiere del cuoco.


Considerando che non è nemmeno il mestiere preferito dai miei figli, ma che non lo mollano più, né il Puffo, né il libretto credo proprio che non ci faremo mancare il Puffo Pompiere e la Puffetta Ballerina. Se poi ci fosse anche la Parrucchiera avremmo soddisfatto le altissime ambizioni dei miei figli.
Sul sito dei Puffi di Da Agostini si trovano tutte le informazioni e un giochino simpaticissimo: il Puffizzatore (del quale si trova anche una app su Facebook)

Si sceglie che Puffo si vuole essere, si attiva la fotocamera del pc e si scatta la foto diventando un Puffo vero e proprio. Ho dovuto staccare la presa per toglierli da lì perché si divertivano un mondo!
Ed ecco le foto dei Puffizzati!




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