Sono al Mondo

Non so se capita anche a voi, ma tra i miei figli e i loro amici c'è un continuo scambio di oggetti!  Ieri viene a cena un'amichetta, la prima cosa che chiede è "cosa mi regali?". La cena non basta? Ok, pasta al sugo e bastoncini di pesce non è proprio una cena da gourmet, ma hanno 5 anni, sushi e kebab forse non sono proprio indicati. Insomma è partita una contrattazione di un'ora che non si vedeva nemmeno nei suk.
Io a 5 anni al massimo andavo a cena dai nonni con minestrina e formaggi. Le trasferte erano alla porta di fronte dalla cuginetta.
Comunque questa litania si ripete spesso. E' vero che i miei figli hanno tanti giochi, anche se spesso li faccio ruotare, li regalo, chiedo ai compleanni di limitare i regali, ma comunque sono veramente tanti quelli che si accumulano con tre figli.
Abbiamo scatole di lego, una decina di Barbie, peluche a non finire, palle e palline, giochi che parlano e suonano a tutte le ore, macchinine e moto telecomandate che si scaricano in tre ore, puzzle e tanto, tanto altro ancora.

Il piccoletto gioca solo con il cicciobello che guarda ammirata dicendo "uh, uh, uh", non è un grande oratore, lo so e gira per la casa in cerca di scarpe da leccare.
Il medio disegna, disegna, disegna, dipinge e ritaglia. La grande parla e balla da sola o gioca a mamma e papà o maestri di nuoto (cioè sale sul mio letto e fa buttare il fratello dicendo "fai i tuffi"!), e i giochi restano immobili. Tranne Barbie e Lego, che restano sparsi ovunque per la gioia del piccolo famelico.

E ogni volta che "andiamo in trasferta" tornano sempre con qualcosa prestato dagli amichetti.
Ieri sera ho provato a spiegargli che il possedere non è di per sè un divertimento, il bello è esplorare i giochi degli amici quando andiamo a casa loro o il condividere i nostri quando gli altri vengono da noi.
Due ore di spiegazione per poi sentirmi dire prima di andare a letto "ma se io vado a casa sua, vero che un gioco me lo presta? Altrimenti non è più mia amica".
Devo cambiare la mia comunicazione!